Interviste Primo Piano

#FaberRacconta: intervista a Alessio Viti di Mad Automation

4 Nov 2021

Il racconto di Alessio Viti, ricercatore per Mad Automation, azienda che si occupa della produzione di macchinari ed impianti automatici. Un progetto di ricerca che punta a migliorare le performance aziendali attraverso la progettazione di automazioni per realtà di media e piccola grandezza. 

Ciao Alessio, ti andrebbe di raccontarci il tuo progetto di ricerca all’interno di Mad Automation? 

Certamente. Io nasco come informatico, ma sin da subito ho lavorato nell’ambito dell’automazione industriale. All’interno della mia azienda, Mad Automation, ci stiamo occupando della realizzazione di un software per la gestione di navette a guida autonoma. Per questo abbiamo creato Mad Brain, che consente da solo è in grado di risolvere problemi  classici come ingorghi e ostacoli non previsti. 

Quale valore aggiunto tu e la tua azienda state portando con il vostro lavoro?  

Il software Mad Brain si rivolge soprattutto a piccoli e medi magazzini, che non sono stati progettati per il passaggio di strumenti a guida autonoma. Grandi marchi, come Amazon, posseggono grandissimi magazzini, nei quali gli spazi sono stati realizzati ‘a prova di robot’. 

Il nostro lavoro si rivolge soprattutto a quei magazzini già esistenti, eterogenei, con scaffali non adatti ai robot, in presenza di personale o con corridoi che non permettono il passaggio simultaneo di più veicoli. Una vera sfida per noi riscrivere e riprogettare questi spazi, per offrire un miglioramento reale nella logistica delle aziende. A differenza dei nostri competitor, cerchiamo di offrire la più totale autonomia ai nostri clienti, fornendo loro strumenti di facile utilizzo. 

Credi che il modello FABER possa essere una strada per il futuro? 

Assolutamente sì. Grazie a FABER è possibile restare in contatto con l’università e le sue menti brillanti. E in particolar modo dà alle aziende la possibilità attraverso questo rapporto di portare avanti una forma di ricerca molto avanzata. Rappresenta un modello sostenibile, più che positivo.

Nella nostra esperienza aziendale, ci è stata data l’occasione di sviluppare il nostro core business in modo innovativo. Possiamo sviluppare un know-how spendibile nuovamente anche a livello commerciale. Per noi è stato molto vantaggioso accedere a questa modalità.