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FABER 4: si rinnova l’impegno per avvicinare imprese e giovani ricercatori con l’obiettivo di promuovere l’innovazione

24 Feb 2022

Progetto promosso da Fondazione CR Firenze in collaborazione con Fondazione per la ricerca e l’innovazione e Confindustria Firenze. Un contributo annuo di 200 mila euro finalizzato all’assunzione di 10 ricercatori in altrettante micro e pmi del territorio. Il bando scade il 13 maggio 2022.

 Al via FABER 4, la nuova edizione del Progetto Faber

Fondazione CR Firenze rinnova il suo impegno per facilitare l’incontro fra giovani ricercatori e imprese, insieme a Confindustria Firenze e alla Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione, ente partecipato dall’Università di Firenze e dalla Città Metropolitana di Firenze, con il patrocinio della Camera di Commercio di Firenze. Al via una nuova edizione di FABER: il progetto che prevede un contributo finalizzato all’assunzione di un ricercatore che sviluppi progetti di innovazione all’interno dell’azienda. La presentazione delle domande scade il 13 maggio 2022

FABER 4 è finalizzato all’inserimento di 10 figure altamente specializzate in azienda per almeno due anni e per un massimo di tre. Dieci micro, piccole o medie imprese della Città Metropolitana di Firenze e della provincia di Arezzo potranno partecipare assumendo un ricercatore con uno stipendio annuo di almeno 35 mila euro e avere un contributo annuo da parte del programma di 20 mila euro. I ricercatori FABER potranno anche intraprendere, in concomitanza con la loro assunzione, il percorso di Dottorato e acquisire alla fine del triennio il titolo accademico. Una formula, in stretta collaborazione con l’Università di Firenze, che intende rafforzare il percorso formativo dei laureati facilitando il rapporto tra i ricercatori in azienda e i gruppi di ricerca dell’ateneo. 

FABER rappresenta un’opportunità reale di incontro fra mondo della ricerca e della piccola e media impresa – afferma Gabriele Gori, Direttore Generale di Fondazione CR Firenze. Nato nel 2016, nelle sue tre precedenti edizioni ha permesso l’inserimento di 28 ricercatori in azienda che saliranno a 38 con questo nuovo bando. Questo dimostra una crescita di interesse rispetto ai temi dell’innovazione. Le imprese hanno capito l’importanza di investire sul capitale umano e di avvicinarsi al mondo universitario e specialistico, ma è necessario attivare un ponte che colleghi i due mondi. FABER è l’emblema di tutto questo. Ci auguriamo che possano concretizzarsi anche nuove iniziative che, nel solco di Faber, sperimentino nuove vie per lo sviluppo dell’economia del nostro territorio, proiettandola verso mercati sempre più global”.  

Il progetto Faber è un modello di collaborazione virtuosa tra i soggetti che operano all’interno dell’ecosistema dell’innovazione – commenta Marco Pierini, presidente della Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione e prorettore al trasferimento tecnologico, attività culturali e impatto socialenella sua versione più recente, l’iniziativa prevede che, maturando un percorso di alta formazione presso il nostro Ateneo, i nostri studenti possano portare un contributo di idee e di innovazione al sistema produttivo del territorio e dunque una maggiore capacità di competere sul mercato. Riteniamo importante che, per il secondo anno consecutivo, il bando offra a dieci giovani l’opportunità di conseguire il dottorato di ricerca industriale. Tenere insieme l’alta formazione e l’impegno sul campo sono la “chiave” di Faber. Una sfida importante che ha già fornito risultati incoraggianti e che intendiamo portare avanti con convinzione“. 

“Il capitale umano è uno dei primi ingredienti della ripresa – sottolinea Azzurra Morelli, vice presidente di Confindustria Firenze con delega al capitale umano – e il progetto Faber, oltre ad avere il positivo effetto di far conoscere ai talenti, laureati e ricercatori, le molteplici realtà imprenditoriali del nostro territorio, così da contribuire al loro sviluppo e alla loro crescita; sta rispondendo concretamente alla richiesta delle nostre imprese di avere supporto da parte dei centri di conoscenza e di competenza universitari per l’industrializzazione dei propri progetti”.

I progetti nei settori moda/design/arredamento, meccanica, agroalimentare, industria turistica, chimico/farmaceutico e ICT hanno la precedenza ma non sono gli unici finanziabili. Gli inserimenti lavorativi da una parte mirano a valorizzare le eccellenze ed i talenti del mondo della ricerca e dall’altra hanno l’obiettivo di supportare le imprese del territorio nello sviluppo e nel consolidamento di nuove strategie di produzione grazie al trasferimento tecnologico operato col contributo dei nuovi assunti.  

La partnership con la Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione e con Confindustria permetterà di cementare meglio il rapporto tra Università e Impresa attraverso un monitoraggio puntuale del raggiungimento degli obiettivi dei ricercatori all’interno dell’impresa, sempre in stretto contatto con i gruppi di ricerca dell’ateneo.  

Ogni azienda potrà presentare un solo progetto per l’inserimento di una sola figura professionale. La domanda può essere inoltrata fino al 13 maggio 2022, compilando il form online.