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#FaberRacconta: intervista a Vincenzo Dell’Aquila di Eco-Tech Finish

14 Feb 2022

Ascoltiamo la storia del ricercatore Vincenzo Dell’Aquila, vincitore della seconda edizione di Faber, e di Emanuele Vichi, Amministratore Delegato di Eco-Tech Finish, azienda specializzata nei processi di elettrodeposizione di metalli preziosi, leghe e rivestimenti in cataforesi, legati al settore dell’alta moda. 

Ciao Vincenzo, ti andrebbe di raccontarci la tua esperienza all’interno di FABER? 

Certo. Ho conosciuto il progetto grazie al professor Massimo Innocenti dell’Università degli Studi di Firenze, dove ho conseguito la laurea magistrale in Chimica. Durante il mio percorso accademico ho avuto modo di entrare in contatto con l’azienda Eco-Tech Finish, all’interno della quale mi sono occupato dell’elaborazione di un nuovo metodo di elettrodeposizione. Tutti gli obiettivi alla base della mia ricerca sono stati raggiunti con successo.

Per me Faber è stata un’esperienza formativa importante. Mi ha permesso di uscire dalla bolla universitaria e di sperimentare applicando le mie conoscenze a casistiche concrete, ad esigenze reali del mercato. Con Faber ho avuto la possibilità di spaziare

Un’esperienza interessante. Quali sono stati i vantaggi apportati dalla tua ricerca? 

Successivamente alle sperimentazioni avvenute durante gli anni del progetto Faber, è stato possibile dare vita a un nuovo progetto di Ricerca e Sviluppo, finalizzato alla realizzazione di prodotti innovativi per differenti settori di mercato, che ci ha permesso di lavorare alla messa a punto di un processo di elettrodeposizione innovativo in grado di migliorare le caratteristiche estetiche e prestazionali dei depositi galvanici. 

Tale progetto abbraccia vari campi di ricerca e ci ha consentito di attrarre non solo le aziende produttrici di gioielli, ma anche quelle che si occupano del recupero di metalli, favorendo la crescita delle imprese nell’ambito dell’economia circolare e dell’industria 4.0.

Ciao Emanuele, qual è stato per la vostra azienda il vantaggio di partecipare a un progetto come Faber? 

L’inserimento di una figura come Vincenzo è stata per noi di grande valore. Ci ha permesso di sviluppare l’area dedicata alla ricerca all’interno della nostra azienda e di avere a disposizione una professionalità specializzata in grado di ottimizzare i processi e offrire un supporto di alta qualità. 

Uno dei più grandi vantaggi è stata inoltre la possibilità di costruire un ponte solido con l’università, che si è trasformato nel tempo in un vero rapporto di ‘amicizia’ e di collaborazione proficua. Questa esperienza ha trasformato profondamente il nostro modo di rapportarci a tutto ciò che è ricerca e innovazione.