Interviste Primo Piano

#FaberRacconta: intervista a Simona Guerrini di FoodMicroTeam

4 Mar 2021

Da anni il Progetto Faber consente di creare occasioni reali di connessione tra attività di ricerca innovativa e realtà imprenditoriali. Storie di innovazione e sviluppo che ogni giorno portano cambiamenti concreti nella vita delle imprese del territorio.

Per raccontare le esperienze nate a partire dal progetto, nasce #FaberRacconta: una serie di interviste dirette nelle quali i protagonisti delle aziende selezionate prendono la parola per esporre la propria visione e i vantaggi concreti di aver partecipato al bando.

Iniziamo con la prima: FoodMicroTeam

FoodMicroTeam: la parola a Simona Guerrini (PhD)

Abbiamo avuto il piacere di dialogare con Simona Guerrini, CEO di FoodMicroTeam, e di ascoltare direttamente dalle sue parole l’esperienza dell’azienda con il progetto Faber. Le abbiamo posto alcune domande per scoprire il valore e l’impatto su FMT del bando. 

1) Ciao Simona, è un piacere conoscerti. Per iniziare, ti andrebbe di presentarci la tua azienda?

FoodMicroTeam è un’azienda dalle caratteristiche particolari. È uno Spin-Off dell’Università degli Studi di Firenze, che offre assistenza tecnico-scientifica alle aziende private del settore agroalimentare, in particolare del settore vitivinicolo e in quello dei prodotti da forno. Tutti i membri dell’impresa posseggono una formazione da ricercatore e sono coautori di capitoli di libri e di articoli scientifici su riviste sia nazionali, sia internazionali nel campo della microbiologia e della chimica degli alimenti.

2) Qual è stato il valore di Faber per la tua azienda? 

Per noi il progetto Faber è stato importantissimo. Ci ha permesso concretamente di inserire una persona altamente qualificata all’interno del nostro organico e, a partire da questa collaborazione, di sviluppare un nuovo servizio innovativo da offrire ai nostri clienti. 

Nello specifico, grazie alla ricercatrice Donatella Ganucci, è stato possibile inserire nella nostra azienda le competenze tecnico-scientifiche necessarie per l’isolamento e la caratterizzazione dei lieviti autoctoni di cantina appartenenti alla specie Saccharomyces cerevisae. Grazie a questo siamo riusciti a sviluppare un nuovo servizio che abbiamo chiamato MyYeast®. Questo servizio consente di fornire alle Cantine clienti il loro lievito indigeno/autoctono di cantina e se lo desiderano di produrlo in autonomia sotto forma di pasta grazie ad un impianto progettato da Parsec S.r.l. e realizzato in occasione di un bando regionale finanziato qualche anno fa (www.vicastart.it). 

3) Per FoodMicroTeam, qual è il ruolo della ricerca e quanto conta avere all’interno dell’azienda giovani ricercatori? 

La ricerca e il continuo aggiornamento sono alla base dei servizi che offriamo alle imprese. In genere i nostri clienti vengono da noi con un problema e noi cerchiamo di risolverlo, proponendo delle nuove metodiche sempre più innovative e orientate a trasformare i processi stessi alla base delle problematicità. Per ottenere questi obiettivi, investiamo molto in ricerca e sviluppo, così da garantire un miglioramento costante basato sugli ultimi risultati della ricerca.

In questo scenario, avere la possibilità di inserire in organico un nuovo ricercatore diviene cruciale. Così da permetterci di inserire nuovi campi di sperimentazione all’interno dei nostri servizi e favorire la cultura della ricerca in ambito imprenditoriale. 

4) Qual è l’impatto che generate sul territorio grazie alla vostra ricerca?

FoodMicroTeam opera in campi che sono fortemente riconducibili all’economia della nostra regione, soprattutto in riferimento al settore vitivinicolo. Attraverso il trasferimento tecnologico offriamo dei miglioramenti concreti alle aziende del nostro territorio. 

Noi siamo applicativi. Andiamo dentro alle aziende e con loro analizziamo e creiamo soluzioni innovative. Non siamo un semplice laboratorio di analisi degli alimenti, il nostro core business non è vendere il risultato analitico. Adoperiamo i nostri laboratori per capire ciò che sta accadendo e intervenire in modo efficace per risolvere problemi o fare innovazione che sia di prodotto o di processo.

Per noi lo scopo principale è portare la conoscenza scientifica e l’innovazione nelle Aziende in modo che queste ne abbiano un beneficio reale e a lungo termine. Sappiamo che ricerca e trasferimento tecnologico viaggiano a due velocità molto differenti. Introdurre innovazioni nelle Aziende  richiede sempre tempo, denaro e una buona dose di coraggio da parte di chi fa impresa. 
Il ruolo cruciale di progetti come Faber è quello di favorire il trasferimento tecnologico e permettere a Spin-Off come il nostro di poter portare nelle aziende i progressi scientifici e tecnici necessari al raggiungimento dei loro  business goal.

Simona Guerrini, CEO di FoodMicroTeam